Area di crisi del Mobile


Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese per i progetti di recupero della competitività delle imprese localizzate nell’are di crisi del mobile…

 

 

Soggetti Beneficiari

Micro, Piccole e Medie Imprese già localizzate o di nuovo insediamento nell’ “Area di crisi del Mobile”.

Le imprese devono svolgere attività coerente con il progetto finanziato, individuata nella sezione C (manifatturiero) della classificazione ATECO 2007.

Sono altresì ammissibili a contributo le imprese che svolgono attività secondaria attinente qualora i progetti riguardino tali attività.

 

Non sono ammesse a contributo:

a) le imprese che svolgono attività di fabbricazione, trasformazione commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco, identificate dai seguenti codici ISTAT ATECO 2007:

    1) 12.00.00 Industria del tabacco;

    2) 46.21.21 Commercio all'ingrosso di tabacco grezzo;

    3) 46.35.00 Commercio all'ingrosso di prodotti del tabacco.

b) gli investimenti volti a conseguire una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle attività elencate nell’Allegato I della Direttiva 2003/87/CE.

c) Le imprese non ammesse al de minimis

Ambito territoriale
Progetti sviluppati in Friuli V. G.  nell'Area di crisi del Mobile, nei seguenti comuni :
Azzano Decimo, Brugnera, Budoia, Caneva, Chions, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Pasiano di Pordenone, Polcenigo, Porcia, Prata di Pordenone, Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Zoppola.

Programmi ammissibili

Progetti finalizzati ad attrarre nuovi investimenti e ad accompagnare il riposizionamento competitivo delle imprese già insediate, al fine di dare attuazione ad un progetto unitario di rilancio  delle attività produttive del settore manifatturiero relativo ad attività individuate nella sezione C della classificazione codici ISTAT ATECO 2007.

Le finalità di cui sopra sono perseguite attraverso le seguenti iniziative:
    a) creazione di nuova impresa;

    b) riorganizzazione, diversificazione produttiva e riposizionamento strategico;

    c) miglioramento ambientale ed energetico;

    d) internazionalizzazione/partecipazione a fiere.

Spese ammissibili
Spesa minima 10.000 Euro.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.
Il progetto deve essere concluso e la spesa sostenuta rendicontata entro 9 mesi dalla data di avvio del medesimo.
Nel caso in cui l’impresa incrementi l’occupazione ai sensi dell’articolo 7, comma 7, il progetto può essere concluso e rendicontato entro 12 mesi dalla data di avvio del progetto medesimo


Per la creazione di nuova impresa sono ammissibili spese per:
    a) consulenze di strategia aziendale finalizzate all’avvio dell’attività d’impresa, comprese le spese inerenti l’eventuale redazione del business plan;
    b) consulenze per pianificazione strategica e assetti societari;
    c) consulenze per lo sviluppo della nuova impresa.

Perla riorganizzazione, diversificazione produttiva e riposizionamento strategico sono ammissibili spese per:
    a) consulenze riguardanti la strategia aziendale;
    b) consulenze per l’applicazione di metodologie per le quali sia previsto il rilascio di certificazioni di prodotto e di processo;
    c) consulenze destinate al miglioramento dell’organizzazione aziendale, all’aumento della produttività attraverso il potenziamento in materia di definizione di sistemi informativi ed informatici, tecnologie telematiche e siti web
    d) consulenze per la riqualificazione e per la conversione della filiera produttiva orientate a diminuire l’impatto ambientale/climatico;
    e) studi di mercato e di fattibilità di nuovi investimenti

Per il miglioramento ambientale ed energetico sono ammissibili spese per:
    a) consulenze per il miglioramento ambientale ed energetico e per il rilascio di certificazioni;
    b) consulenze per la riduzione dell’impatto ambientale dell’ attività produttiva e dei prodotti, diminuzione del consumo di energia e di materie prime;
    c) consulenze per la diminuzione dei rischi ambientali.


Per l’ internazionalizzazione sono ammissibili spese per:
    a) consulenze per l’internazionalizzazione dirette a promuovere la commercializzazione di prodotti nuovi o di prodotti già esistenti, quali studi di mercato, ricerca partner, organizzazione di workshop e incontri con
operatori esteri;
    b) consulenze nel settore della contrattualistica, dogane, fiscalità;
    c) consulenze per marketing internazionale


Per la partecipazione a fiere sono ammissibili spese per:
    a) quota di iscrizione e iscrizione a catalogo, locazione, installazione, allestimento e gestione dello stand, costi per arredi;
    b) tutela legale all’estero;
    c) servizi connessi alla partecipazione fieristica quali interpretariato, allacciamenti, assicurazioni;
    d) showroom temporanei all’estero quali locazioni di locali/sale espositive limitatamente al periodo del progetto finanziato, allestimenti, interpretariato, trasporti dei campionari espositivi, assicurazioni;
    e) partecipazione ad eventi di tipo business to business (B2B).

Sono inoltre ammissibili a contributo, per il periodo di durata del progetto e fino ad un massimo di 12 mesi, i costi salariali corrispondenti all’ importo netto risultante dai cedolini relativi alle nuove assunzioni effettuate dalle imprese per le iniziative di cui all’articolo.

I consulenti devono aver maturato un’esperienza almeno triennale nelle specifiche materie rientranti tra le iniziative finanziabili.
I criteri per la determinazione delle spese ammissibili sono riportati nell’Allegato E e devono essere rispettati pena l’inammissibilità delle stesse.

Spese non ammissibili
a) spese del personale, salvo cui all’articolo 7, comma 7;
b) consulenze continuative periodiche connesse all’attività ordinaria dell’impresa, quali consulenze economico finanziarie, servizi di contabilità revisione contabile, consulenze fiscali e legali;
c) spese funzionali a mantenere una struttura permanente all’estero in attuazione di un programma di
penetrazione commerciale in occasione di partecipazione a fiere;
d) iniziative di pubblicità, fatte salve le spese di iscrizione a catalogo di cui all’art. 7, comma 6, lettera a);
e) attività di consulenza avente per oggetto la predisposizione della domanda di contributo e della rendicontazione;
f) canoni e contratti pluriennali di manutenzione e assistenza;
g) IVA e ogni altro od onere fiscale, salvo nei casi in cui non sia recuperabile dal beneficiario;
h) spese accessorie quali interessi debitori, tasse, valori bollati, aggi, perdite di cambio ed altri oneri meramente finanziari, ammende e penali;
i) rimborsi di vitto, alloggio e viaggio.

Agevolazione c/capitale
Alle spese:
    - per consulenze il contributo è pari al 40% delle spese in regime di esenzione.
    - per la partecipazione a fiere l’intensità aiuto è pari al 40% delle spese ammissibili in regime “de minimis”.
    - per costi salariali relativi a nuove assunzioni che determinano incremento occupazionale sono ammessi a contributo in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento UE) n. 1407/2013, nella misura del 40% dell’importo netto.

L’intensità di aiuto è elevata di 10 punti percentuali nel caso l’impresa, nel periodo intercorrente tra la data di presentazione della domanda e la data di presentazione della rendicontazione, effettui nuove assunzioni, rendiconti il relativo costo salariale e mantenga le assunzioni medesime per almeno i 12 mesi successivi alla data di presentazione della rendicontazione.

Divieto di cumulo
I contributi previsti dal presente bando non sono cumulabili.
I contributi sono cumulabili con aiuti sotto forma di garanzia, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità massima di aiuto previste dal  Regolamento (UE) n. 651/2014 e dal Regolamento (UE) n. 1407/2013.
E’ consentito il concorso con misure agevolative fiscali aventi

 

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